La
professione del Dottore
Commercialista rappresenta una delle grandi professioni liberali
italiane. Nonostante che da un punto di vista della formale
organizzazione giuridica tale professione abbia meno di un secolo di
vita, le sue origini sono tanto antiche quanto l'azienda. Il Dottore
Commercialista può, infatti, considerarsi il discendente diretto e
più qualificato delle antiche figure di professionista
economico-contabile, quali il "rationator" e il "magister
razionalis". I primi germi dell'attuale professione sono
riconducibili al 1911, anno in cui si tenne il primo Congresso
Nazionale dei "Dottori in scienze commerciali", con
l'istituzione del primo albo professionale dei dottori in scienze
commerciali, mentre l'istituzione giuridica della classe
professionale del Dottore Commercialista risale al 1924. La
regolamentazione dell'attività professionale ha trovato, tuttavia,
definitive sistemazione nel 1953 attraverso l'istituzione
dell'Ordinamento della professione del Dottore Commercialista. Tale
provvedimento, oltre a rivedere la regolamentazione del Consiglio
Nazionale e delle Circoscrizioni territoriali dell'Ordine
professionale, definisce i contorni e le aree di intervento della
professione. In particolare, in base all'ordinamento, ai Dottori
Commercialisti è riconosciuta competenza tecnica nelle materie
commerciali, societarie, contrattuali, economiche, finanziarie,
tributarie e di ragioneria. Le principali aree di intervento sono,
invero, costituite da:
-
amministrazione e liquidazione di aziende, patrimoni
e singoli beni;
- perizie e
consulenze tecniche;
- ispezioni e
revisioni amministrative;
- consulenza
societaria e contrattuale;
- sistemazioni
societarie, di gruppo e consulenza giuridico-commerciale;
- verifica e
indagine sull'attendibilità di bilanci, conti, scritture e ogni
altro documento contabile delle imprese;
- regolamenti e
liquidazioni di avarie;
- funzioni di
sindaco e di revisore nelle società commerciali e negli enti in cui
è previsto il controllo legale dei conti.
Tale ultima funzione
assume, peraltro, rilevanza in relazione alla nuova disciplina,
riguardante i soggetti abilitati al controllo legale dei conti (D.
Igs. n. 88/1992 di recepimento della VIII direttiva CEE), che ha
istituito il Registro dei Revisori contabili e che vede nei Dottori
Commercialisti la categoria naturalmente demandata all'esercizio di
tale ruolo. Le funzioni del Dottore Commercialista assumono,
comunque, maggiore complessità rispetto a quanto previsto
dall'Ordinamento professionale, ciò in relazione alla continua
evoluzione del panorama economico-aziendale, caratterizzata da una
crescente industrializzazione, dalle innovazioni in materia
societaria introdotte dal recepimento delle direttive comunitarie,
ed, infine, dai continui provvedimenti legislativi in materia
fiscale che hanno reso estremamente complessa la materia tributaria.
Quindi, per provvedere alle situazioni di crescente impegno e
complessità, il moderno Dottore Commercialista deve disporre di
poliedriche capacità professionali, di cui deve curare il costante
aggiornamento. L'ampiezza del campo di attività e la necessaria
elevata competenza richiesta per lo svolgimento della professione
comportano il possesso di adeguate capacità sia nella fase
dell'accesso, sia nella fase dell'attività professionale. Per
svolgere la professione è, infatti, necessario aver superato
l'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio professionale ed
essere iscritto nell'Albo tenuto dall'Ordine competente per il luogo
di residenza del professionista. In base alla legge 17 febbraio
1992, n. 206, i presupposti fondamentali per poter sostenere l'esame
di ammissione sono costituiti dal conseguimento della Laurea in
Economia ed il compimento di un tirocinio professionale della durata
di almeno tre anni, svolto presso lo studio di un Dottore
Commercialista iscritto all'albo. La professione del Dottore
Commercialista è vincolata da norme giuridiche che tutelano la
pubblica fede, in modo da garantire gli standard più elevati
possibili in termini di correttezza professionale, capacità e
competenza tecnica. Sull'esercizio della professione vigila il
Ministero di Grazia e Giustizia attraverso la Direzione Generale
degli affari civili e delle libere professioni. La gestione
territoriale delle professione è, invece, affidata agli Ordini
professionali locali, che hanno sede in coincidenza con le
competenze dei Tribunali. Ogni Ordine è diretto da un Consiglio
composto da professionisti eletti tra gli iscritti nei singoli Albi.
Attualmente gli Ordini sono 124 per un totale di oltre 41500
iscritti. Gli Ordini hanno ampi poteri organizzativi e disciplinari
nei confronti dei propri iscritti. Al riguardo, si sottolinea come,
sia il coordinamento dell'attività degli iscritti sia la funzione
disciplinare svolta dagli Ordini, garantiscono la correttezza e la
professionalità degli iscritti all'Albo, essendo previste per
questi gravi sanzioni in caso di manchevolezze, fra cui la
sospensione ed, in casi di estrema gravità, la cancellazione
dall'Albo. Ad un livello superiore si pone il Consiglio Nazionale
dei Dottori Commercialisti che, costituito da professionisti
iscritti negli albi eletti da tutti i Consigli dell'Ordine, ha
competenza su tutto il territorio nazionale ed ha sede in Roma. Tra
le attribuzioni del Consiglio Nazionale rientrano la vigilanza sul
regolare funzionamento dei Consigli dell'Ordine e tutto ciò che
riguarda problemi di carattere professionale e disciplinare, con
obiettivo precipuo la tutela della professione e la salvaguardia del
corretto esercizio professionale. Il perfezionamento ed il
miglioramento professionale sono promossi da iniziative a livello
locale, attraverso la costituzione di gruppi di ricerca e
commissioni di studio, con produzione e diffusione dei conseguenti
documenti di lavoro. A favorire tali iniziative provvede anche il
Consiglio Nazionale il quale coordina e promuove l'attività dei
Consigli dell'Ordine, istituendo, inoltre, numerose commissioni di
studio a livello nazionale per l'aggiornamento professionale e per
la statuizione di codici di deontologia e di comportamento
professionale, nonché di principi contabili e di revisioni. Tali
documenti di lavoro vengono diffusi tra gli iscritti all'Albo per la
conseguente applicazione nei vari segmenti di attività che possono
sinteticamente ricondursi nei seguenti:
privati cittadini;
imprese; Enti Pubblici ed Istituzioni; tutela dell'interesse
pubblico. In particolare, per quanto concerne i privati, l'opera del
Dottore Commercialista riguarda attività di assistenza e consulenza
fiscale, interventi nell'area contrattuale e nell'area
economico-flnanziaria, nonché assistenza giuridico-commerciale. Nei
rapporti con l'impresa, le prestazioni del Dottore Commercialista
devono essere caratterizzate da una crescente specializzazione
soprattutto nell'area finanza e controllo, nell'area
amministrativo-contabile, nella revisione e nella consulenza di
diritto Commerciale e tributario. Del pari rilevanti appaiono gli
interventi nel campo delle valutazioni d'azienda e delle operazioni
straordinarie. Per quanto concerne gli Enti Pubblici ed Istituzioni,
un qualificato impegno è richiesto nell'ambito dell'attività di
controllo a supporto della gestione pubblica. Varie, comunque, le
aree di intervento del Dottore Commercialista, tra cui assumono
rilievo l'area progetti, l'area amministrativa, l'area finanziaria,
l'aria di revisione e l'area formazione. Infine, la tutela
dell'interesse pubblico trova nella categoria il giusto riferimento
per le attività relative a consulenze tecniche, civili e penali, in
materia economico-aziendale, nonché per le attività di curatore
fallimentare, commissario giudiziale e liquidatore. Tali attività
sono sinotticamente evidenziate nelle schede allegate.
Da quanto esposto,
emerge, quindi, che caratteristiche precipue della professione del
Dottore Commercialista sono:
rilevanza degli
Ordini locali.
Attraverso l'Albo ogni Ordine controlla per gli iscritti la
sussistenza di tutti i requisite professionali (Laurea, tirocinio
professionale, esame di Stato);
competenza e
professionalità.
Le modalità di accesso all'esercizio della professione ed il
continuo necessario aggiornamento, favorito da iniziative a livello
locale e nazionale, assicurano una adeguata competenza nelle materie
oggetto di attività professionale;
segreto
professionale.
E' il diritto/dovere al massimo riserbo su tutto quanto il Dottore
Commercialista conosce circa il proprio cliente. Vale solo per i
professionisti iscritti agli Albi. La violazione punibile ai sensi
di Legge;
utilità Sociale.
L'istituzione dell'Ordine è diretta a fornire a tutti gli utenti e
terzi che vengono a contatto con i Dottori Commercialisti garanzie
del loro corretto comportamento;
disciplina.
L'Ordine disciplina la condotta professionale degli iscritti e
punisce ogni scorrettezza commessa nell'esercizio della professione.
RAPPORTI CON
L'IMPRESA
Nell'ambito dei
rapporti con l'impresa, il Dottore Commercialista assume una
posizione di primo piano in relazione al possesso della necessaria
cultura di impresa ed alle specifiche conoscenze ed elevata
competenza in campo aziendale che permettono di considerate i
professionisti economico-contabili dei puri aziendalisti. La
complessità delle funzioni svolte dal Dottore Commercialista nei
rapporti con le imprese si estrinseca in una serie di interventi che
riguarda l'intero ciclo di vita di una impresa, dalla sua nascita
fino alla cessazione, più precisamente, si possono distinguere tre
differenti fasi di attività di consulenza: nascita
dell'impresa; vita dell'impresa; cessazione dell'impresa.
NASCITA DELL'IMPRESA
In fase istitutiva di una impresa, il Dottore Commercialista valuta
la convenienza economica e la possibilità finanziaria di
costituzione della stessa, attraverso lo studio di fattibilità del
progetto imprenditoriale. Tale compito viene assolto tramite la
predisposizione di adeguati plani strategici che consentono un
attento esame economico-finanziario del progetto stesso (piano degli
investimenti, piano economici medio e piano del fabbisogno
finanziario), riservando una particolare attenzione agli aspetti di
pianificazione fiscale con un'analisi costi/benefici di ogni
possibile alternativa. In relazione a ciò, appare determinante la
conoscenza del professionista in campo societario ed amministrativo,
in modo da orientare il progetto verso una idonea struttura
giuridica ed una efficiente struttura organizzativa. Ne derivano
conseguenti interventi nella predisposizione della documentazione
necessaria a regolamentare i rapporti tra i soci (patti parasociali,
Statuto) ed in osservanza delle norme di legge (atto costitutivo,
registrazione ed ulteriori adempimenti formali). In ambito
amministrativo, la specifica competenza del Dottore Commercialista
rileva in funzione di una efficace strutturazione dell'impresa sia
in termini di organizzazione ed ordinamento del personale, sia in
termini di predisposizione di un sistema informativo interno in
grado di fornire agevolmente e tempestivamente le informazioni
necessarie per l'attività dell'impresa.
VITA DELL'IMPRESA
Numerosi appaiono i campi di intervento nella fase di funzionamento
dell'impresa. Invero, il Dottore Commercialista deve operare in una
pluralità di aree: area
finanza; area fiscale; area diritto societario; area
amministrativo-contabile; area revisione contabile; area valutazioni
dell'azienda; area operazioni straordinarie; area accordi
parasociali. Circa l'intervento nell'area finanza, l'elevata
competenza in campo finanziario consente al Dottore Commercialista
di svolgere un fondamentale ruolo nella pianificazione della
strategia finanziaria dell'impresa. Infatti, la predisposizione di
adeguate previsioni del fabbisogno finanziario dell'impresa e la
valutazione delle possibili vie alternative di finanziamento
esistenti sul mercato, si rivelano basilari per una corretta
composizione delle fonti di finanziamento e per una efficace
attività di diagnosi e controllo della struttura finanziaria
aziendale. Al riguardo, fondamentale si rivela l'assistenza nelle
operazioni di ricapitalizzazione ed aumenti di capitale in genere e
nei rapporti con gli istituti finanziari. Del pari rilevante,
l'intervento nella istruzione per le richieste di contributi e di
finanziamenti pubblici e nella cura delle operazioni per l'accesso
alla quotazione di borsa. Altrettanto complessa l'attività di
consulenza a livello di area fiscale, laddove all'attività di
pianificazione e consulenza fiscale ordinaria, con conseguente
attenzione alle disposizioni fiscali a livello di reddito imponibile
ed alle dichiarazioni fiscali, si affiancano interventi di tipo
particolare quali il patrocinio nel contenzioso tributario e
l'assistenza durante le verifiche fiscali. Inoltre, in un contesto
economico in cui la globalizzazione dei mercati appare un fenomeno
sempre più avvolgente, risulta determinante la competenza del
Dottore Commercialista in merito alla consulenza fiscale nei
rapporti dell'impresa con l'estero. In campo societario, il ruolo
della professione consiste, oltre che nel tradizionale e
fondamentale intervento in tema di redazione del bilancio e
controllo sulla corretta applicazione delle norme civilistiche,
anche nella consulenza contrattuale e nella consulenza giuridica
prestata in occasione di situazioni particolarmente delicate e
complesse (acquisizioni, fusioni, cessioni partecipazioni, ecc.).
Crescente appare anche l'attività di assistenza con riferimento
agli arbitraggi, nazionali ed internazionali, ed alle transazioni.
L'area amministrativo-contabile e l'area di revisione contabile
rappresentano i campi di intervento tradizionali del Dottore
Commercialista quale "uomo di fede pubblica in materia di
conti", ciò in relazione alla particolare preparazione e
competenza possedute. Più precisamente, la cura dell'intero sistema
informativo di una impresa richiede l'intervento di uno specialista
in grado di dotare la stessa di una organizzazione amministrativa
ordinata ed efficiente in relazione: alla
tenuta della contabilità generate ed alla redazione del bilanci e
rendiconti in genere; alla revisione ed al controllo della
contabilità e del bilancio, in aderenza ai corretti principi
contabili e di revisione; alla creazione di avanzati sistemi per il
controllo di gestione ed il controllo finanziario. Al riguardo, la
buona preparazione di base posseduta dal professionista in campo
informatico, gli consente di considerate la validità e l'efficienza
dei vari programmi informatici, orientando l'impresa verso la
dotazione adeguata. Tale area trova completamento con l'attività di
controllo legale del conti, che vede nei Dottori Commercialisti i
naturali destinatari, e con le analisi di efficienza economica.
L'intervento in sede di valutazioni d'azienda comporta sia
l'attività di assistenza fornita in sede di negoziazione o in
occasione di conferimento, cessione ed acquisizione di
partecipazioni, rami d'azienda, ecc., sia la conseguente attività
di consulenza nell'applicazione del metodo di valutazione più
adeguato al singolo caso specifico. Nell'area delle operazioni
straordinarie (fusioni, conferimenti, trasformazioni, liquidazioni),
la necessità di contestuali conoscenze ragionieristiche e
giuridiche, trova nel Dottore Commercialista il soggetto
professionalmente più qualificato ed adatto a tale tipo di
attività. Egli presta, infatti, un'attenta assistenza sia di tipo
gestionale, al fine di valutare la convenienza dell'operazione, sia
di tipo giuridico, provvedendo agli adempimenti formali, oltre che
agli aspetti di natura fiscale e contabile-amministrativa. Circa
l'area degli accordi parasociali rientra nelle competenze del
Dottore Commercialista la predisposizione di contratti di sindacato
azionario di controllo e di voto e l'attività di rappresentanza di
azionisti ed obbligazionisti nelle relative assemblee, nonché la
composizione di vertenze fra i soci e la società.
CESSAZIONE
DELL'IMPRESA La fase della cessazione, assoluta o relativa,
dell'azienda, pur costituendo la conclusione di un'attività
economica comporta sempre l'esigenza di affiancare alla correttezza
giuridica delle procedure di legge anche una contestuale e
necessaria economicità delle operazioni. Ne consegue che la figura
del tecnico appare irrinunciabile per l'ampiezza delle sue
conoscenze che gli consentono di fornire l'adeguata assistenza
giuridico-tributaria nei casi di subentri nella conduzione aziendale
ovvero di liquidazione, di cessione d'azienda o ancora di procedure
concorsuali e proposte di concordato. Analogo rilievo riveste
l'attività di consulenza e gestione nei casi di mandati ricevuti
per risanamenti aziendali o commissariamenti.
RAPPORTI CON
ENTI PUBBLICI E ISTITUZIONI
Nello svolgimento
della sua professione, il Dottore Commercialista fornisce un
consistente contributo alla conduzione "economica" degli
enti pubblici, i cui destinatari possono individuarsi nei seguenti:,
Stato, Regioni,
Province, Comuni; Enti Pubblici economici e non economici; Enti di
Promozione economica; Aziende Autonome dello Stato, delle Regioni,
delle Province a delle Aziende Municipalizzate; Società Partecipate
da Enti Pubblici; Unità Sanitarie Locali; Partecipazioni Statali.
Gli interventi riguardano una pluralità di aree: area
progetti; area amministrativa; area controlli; area revisioni; area
fiscale; area finanza a mutui; area formazione. Nell'area progetti,
il Professionista valuta la fattibilità del progetti, individuando
gli strumenti operative attraverso i quali operare e pianificando le
strategie di investimento da adottare. E' fondamentale, inoltre, la
sua opera di attento controllo e di coordinamento ed integrazione
delle attività nella fase di realizzazione dei progetti.
Nell' area
amministrativa il Dottore Commercialista svolge attività
tradizionali, provvedendo alla assistenza nella tenuta della
contabilità finanziaria, patrimoniale ed economica e coordinando,
organizzando e controllando le procedure contabili ed
amministrativo-finanziarie. L'attività di analisi della
"produttività" attraverso adeguati indici ed indicatori
completa il quadro delle competenze del professionista.
Nell'area controllo,
l'attività si diversifica in una molteplicità di funzioni:
controllo di
gestione, di efficienza e di efficacia; controllo del centri di
spesa; analisi del costi - benefici; controllo finalizzato
all'ottimizzazione del flussi finanziari; controllo del budget
finanziario, patrimoniale ed economico; controllo del progetti EDP.
Nell'area di revisione il Dottore Commercialista procede alla
revisione e certificazione del bilancio e all'applicazione dei
sistemi integrati. In tale ambito, il professionista adempie a due
funzioni essenziali: quella di revisore del conti negli enti
pubblici territoriali (art. 57 legge 142/90) e quella tradizionale
di revisore contabile (sindaco).
Nell'area fiscale il
Dottore Commercialista presta un'accurata consulenza fiscale
ordinaria e straordinaria, attraverso una adeguata attività di
pianificazione e controllo, fornendo, inoltre, la sua assistenza
presso gli uffici finanziari ed il suo intervento in occasione di
contenzioso tributario e patrocinio amministrativo.
Nell'area finanza e
mutui, l'attività del professionista è finalizzata alla cura del
rapporti per i finanziamenti F.I.O. e U.E. e delle relazioni con gli
Istituti Finanziari nazionali ed internazionali, oltre che allo
studio delle forme alternative di finanziamento.
Infine, rientra tra
le competenze del Dottore Commercialista l'attività di formazione,
aggiornamento e riqualificazione del personale d'ordine, del quadri
e del management.
RAPPORTI CON I
PRIVATI CITTADINI
Numerosi appaiono gli
interventi della professione economico-contabile nei rapporti con i
privati cittadini. In particolare, si evidenziano le seguenti aree
di attività:
area contrattuale;
area tributaria; area economico-flnanziaria; area assistenza
giuridico-commerciale. Nell'area contrattuale il Dottore
Commercialista presta la necessaria e competente assistenza al
cliente in varie occasioni come ad esempio nelle operazioni di
compravendita di beni immobili e mobili, con relativi atti, e nella
predisposizione e/o stipulazione di contratti in genere (d'opera, di
associazione in partecipazione, di società, di locazione e
affitto). Le specifiche conoscenze in campo giuridico ed impositivo,
favoriscono la risoluzione di problemi di natura ereditaria,
patrimoniale e familiare.
Nell'area tributaria
l'opera professionale consiste nella tradizionale attività di
assistenza nella compilazione della dichiarazione dei redditi per le
imposte dirette e delle dichiarazioni ai fini del tributo locale e
delle imposte indirette. Rientrano, inoltre, nell'esercizio delle
sue funzioni: la consulenza fiscale nonché l'assistenza, la
rappresentanza e il patrocinio innanzi a commissioni tributarie e
presso gli uffici fiscali.
Nell'area
economico-finanziaria il Dottore Commercialista fornisce ai privati
un servizio di consulenza finanziaria personalizzata, mirata, cioè
ad ogni singola situazione specifica, in considerazione quindi della
propensione all'investimento di ogni singolo individuo ed ai
relativi mezzi impiegabili, orientando il risparmiatore verso gli
investimenti ritenuti più adatti in relazione al caso individuale,
attraverso la valutazione degli investimenti alternativi, se del
caso di tipo estero. Ciò è reso possibile dalla profonda
conoscenza del Dottore Commercialista riguardo il mercato
finanziario. Altri interventi classici sono quelli rivolti
all'amministrazione dei patrimoni immobiliari e mobiliari e alla
gestione di partecipazioni azionarie e in società.
In ambito
giuridico-commerciale, infine, il professionista economico-contabile
fornisce adeguata collaborazione ai legali incaricati, attraverso
consulenze tecniche di parte nei giudizi civili, negli arbitraggi e
nei procedimenti penali, offrendo, inoltre, la sua opera in
occasione di arbitraggi nazionali ed internazionali.
TUTELA
DELL'INTERESSE PUBBLICO
Nel suo ruolo di
"uomo di fede pubblica" al Dottore Commercialista vengono
affidati, da parte dell'Autorità Giudiziaria, incarichi riguardanti
pareri e consulenze In materie economico-aziendali. Nell'ambito
delle procedure giudiziarie, l'elevata competenza in fatto di
amministrazione e di custodia gli consente di ricoprire incarichi di
varia natura, e più precisamente:
curatore
fallimentare; commissario giudiziale nel concordato preventivo e
nell'amministrazione controllata; commissario governativo o
commissario liquidatore nelle cooperative; liquidatore di società
commerciali; amministratore giudiziario delle società; tutore del
minore e curatore dell'emancipato o dell'inabilitato; custode
giudiziale di imprese e curatore di eredità; rappresentante comune
degli obbligazionisti.
(Fonte:
www.cndc.it)
Per ulteriori
approfondimenti seguono i links ad alcune delle disposizioni che
regolamentano l'accesso alla professione ed i principi deontologici
vigenti.
Regolamento
del tirocinio professionale (90Kb)
Regolamento
dell'esame di Stato (106Kb)
Deontologia
Professionale (180Kb)
Circolare
n. 25/2004 - Modifiche alle norme di deontologia professionale
(38Kb)